martedì 13 dicembre 2011

filo di freddo sulla punta del naso.
Un gatto spaventato da pantofole che gli somigliano e io nel buio mi accoccolo alle idee più dolci.
Sono sere bellissime quelle in cui non cammini sulla terra ma la sorvoli ponendoti altrove a vedere la vita che è tutta un fascio di luce.
Come si scende da quassù?
Senza mare non vivo. In mare annego. La riva è il mio compromesso.
Il motivo per cui devo stare li dove sto... sulla linea dei tuoi occhi.
Troverò motivo di scoppiare ancora.
Troverò la gloria di ucciderci ancora e ancora e ancora e ancora piangendo le ceneri di campi arsi in pieno fiore.

Se mai un giorno ritrovassi il motivo che mi spingeva alla libertà incondizionata di ogni singola fantasia, se mai entrassi di nuovo in quel mondo tutto mio a cui sono stata strappata a suon di carezze e smettessi di sentirmi cosa tua, se mai la neve scendesse all'inferno...
riaprimi la vita.
Scava con le tue dita e dimmi se c'è niente che si può fare.
Dimmi se non c'è più amore che ci possa salvare.

Non voglio metterti in ogni discorso ma ci sono giorni in cui proprio non riesco.
E allora niente, meglio goderne due volte e stringere a me ogni parola proteggendola dal freddo dell'inverno che s'è deciso ad arrivare anche qui.

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