lunedì 6 gennaio 2014

Accidenti è più di un anno che non entro quì dentro e mi ci ritrovo a camminare come scalza e ad evitare vetri rotti. Perchè ci sono entrata allora? Non lo so... non è nostalgia e nemmeno ricerca di spazio dove vedersi materializzare i pensieri. E' piuttosto un vedere se sono ancora in grado di rinchiudermi in un angolino giacchè negli ultimi anni ho dovuto imparare a farmi spazio... e non sono del tutto certa di esserci riuscita. In due anni molto cambia e tutto alla fine resta uguale. Si corrono le stesse vie, si prova a risparmiare sullo stesso fiato. Si fanno illusioni con le mani: ombre sui muri a mimare i sogni. Un anello davanti al mare e i diamanti veri sono gli occhi tuoi. Stringere i denti e non saper che dire. Freddo da tremare ma è solo quella cosa, quella li, l'emozione. L'emozione di sognare un camino e piedi piccoli, una palla rossa e dei tacchi bassi. E poi voglio il sole, sole, sole!! Non si può più vivere d'instabilità! Come quando fuori è Londra! Basta! Le radici! Certe piante hanno radici che se prendono troppa acqua emergono dal terreno e si curvano. Danno l'impressione di non volerci più stare e ti fanno inciampare se non guardi dove metti i piedi... ma noi lo sappiamo dove stiamo andando? Non ne siamo sicuri... ma l'importante è camminare. E non importa neanche cosa decidi o se lanci una moneta, o se fai il contrario di quello che decidi tu o la moneta... la cosa importante è cercare quella spinta che ti fa decidere o perlomeno provarci. Forza. Decidi. Apri gli occhi e dai spazio al nuovo giorno. Salvati dalla pioggia e cerca di sperare ancora.

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